Concorso per la Riqualificazione e valorizzazione urbana di un’area a Vallonara – Marostica (Vi)
Aprile 2019 – Comune di Marostica (Vi) – CONCORSO PER LA “RIQUALIFICAZIONE E VALORIZZAZIONE URBANA DI UN’AREA A VALLONARA” – arch. Michele Palamara – IMPORTO LAVORI 1.549.000 €
La proposta progettuale nasce da un’analisi delle architetture limitrofe e dell’alto valore naturalistico del luogo da cui si dipartono i sentieri che portano all’Altipiano dei Sette Comuni.
Gli elementi compositivi sono semplici e nascono dall’esigenza di un elemento distributore che possa collegare tutti gli ambienti.
Contemporaneamente si è pensato agli elementi dettati dal bando e agli aspetti di eco-sostenibilità da assegnare al progetto.
L’edificio si caratterizza per l’alta flessibilità. Esso è articolato su due isole funzionali, una per livello, assolutamente indipendenti.
Il primo livello ha un interpiano di 4,00 m. Nei pressi dell’ingresso c’è un ritaglio di prato inglese. Il blocco scala/ascensore in acciaio inox e policarbonato traslucido conduce al piano superiore. Un ampio corridoio mette in comunicazione i vari ambienti.
Al piano terra sono disposti i seguenti ambienti polifunzionali: 1) cucina (di quartiere e per la caffetteria); 2) biblioteca – sala internet – sala lettura – sala studio; 3) servizi al cittadino – segreteria – reception; 4) sala prove – sala feste bambini – audizione musica; 5) sala gioco carte – sala lettura – sala ricamo/cucito.
Nel piano superiore (interpiano 3,5 m.) sono disposti i seguenti ambienti: 1) sala mostre – sala lettura; 2) ludoteca – sala lettura bambini; 3) uffici da dare in gestione ad associazioni; 4) sala convegni – teatro; 5) sala proiezioni.
Essi sono suddivisi in modo da sfruttarne al massimo l’utilizzo, facendo si che di mattina e di sera vengano usati quasi esclusivamente gli ambienti al piano terra e di pomeriggio l’intera struttura, permettendo, in tal modo, un notevole risparmio energetico.
La struttura dell’edificio è in acciaio, con tamponature, tramezzi e solai prefabbricati.
Le tamponature e i solai di copertura hanno un alto grado di coibenza termica.
Il corridoio centrale è chiuso in un involucro di pannelli alveolari (spessore 4 cm) in policarbonato co-estruso, protetto dai raggi UV., e ha copertura opaca prefabbricata.
Le pareti, a seconda della loro esposizione, possono essere composte da 5 a 9 fogli, con trasmissione luminosa e trasmittanza termica differente.
I due corpi laterali sono chiusi sui lati da vetro stratificato protetto da un sistema di brise-soleil in acciaio pre-verniciato.
Il brise-soleil, d’inverno, permette l’ingresso della luce naturale e il riscaldamento dell’ambiente; d’estate, le doghe, rifrangendo la luce esterna, hanno la funzione di raffrescamento degli ambienti interni e, proseguendo sul solaio di copertura, proiettano un’ombra costante sull’estradosso, attenuandone il surriscaldamento.
Gli infissi apribili in alto, fra i locali e il corridoio centrale, favoriscono l’estrazione dell’aria (effetto camino), e la ventilazione incrociata. Griglie d’aerazione nel solaio di interpiano del corridoio ne completano l’efficienza.
Le aperture appena sotto la copertura del corridoio, d’inverno, favoriscono l’illuminazione naturale e il riscaldamento naturale dell’intero edificio. D’estate, favoriscono il sistema di entrata dell’aria attraverso torri del vento e l’estrazione dell’aria mediante effetto camino.
Il sistema di raffrescamento/riscaldamento è a soffitto.
Un impianto di domotica permette la chiusura di ambienti, come quelli posti al piano superiore, non usati di mattina, e usati pochissimo di sera.
La copertura dell’elemento distributore centrale può essere integrata con un sistema di pannelli solari utili al sostentamento energetico.
L’intero importo dei lavori, IVA inclusa, è pari a € 1.549.000.
A dispetto, quindi di un basso costo di realizzazione e di esercizio, dovuto sia alla razionalizzazione dell’utilizzo che alla cura dell’efficienza energetica, la struttura avrebbe un grande beneficio sociale perché sarebbe occasione di socialità per giovani, anziani, casalinghe, bambini e nuove imprese; nonché economico perché il comune guadagnerebbe dall’affitto dei vari ambienti a seconda dell’utilizzo.