Michele Palamara

architetto e giornalista

Category PROGETTI DI ARCHITETTURA

HUB DI RICERCA E FORMAZIONE E CENTRO AGRICOLO SPERIMENTALE DIMOSTRATIVO ENOLOGICO E OLEARIO

Autori: arch. Michele Palamara (capogruppo); arch. Rosario Ciotto; arch. Giuseppe Romano; ing. Davide Palamara

L’intervento progettuale principale prevede, nel lotto ricadente nel Fg 2 part. 531, l’innesto di un volume parzialmente interrato, nel rispetto di quanto dettato nelle norme relative alla carta della vulnerabilità, quale episodio centrale di una vicenda che si articola in tre diversi momenti costituiti dalla casa Bramea, dal suddetto corpo centrale destinato ad Hub di ricerca e formazione e dal centro visite, oggetto di altro iter progettuale. Tali momenti sono legati tra di loro da un percorso/segno segmentato costituito da un cretto nella superficie fondiaria che cuce i tre edifici sia planimetricamente, sia dal punto di vista altimetrico, collegandoli in maniera evocativa e caratterizzante.

La configurazione del volume progettato, ottenuto dall’estrusione di un trapezio irregolare, anch’esso attraversato dal cretto, si articola su due porzioni seminterrate:

Il primo, di circa 270 mq. è destinato ad auditorium per n. 100 posti a sedere ed integrato da salone per la conduzione di eventi legati alla degustazione ed all’ospitalità di visitatori e partecipanti ai corsi di formazione.

–        Il secondo di circa 140 mq. ed articolato su due livelli è destinato a spazi per la didattica, la ricerca ed a laboratori enologici e oleotecnici attrezzati per l’analisi e lo studio dei prodotti.

La copertura leggermente inclinata dei due corpi di fabbrica è stata sviluppata nell’ottica del giardino pensile e costituirà un unicum col paesaggio circostante diventando un playground per i momenti di svago della comunità studentesca che la potrà utilizzare anche come spazio studio all’aperto.

La restante parte del lotto di 4000 mq. sarà invece legata alla funzione di implementazione di microvigneti e microuliveti sperimentali per lo studio, le ricerche e le dimostrazioni colturali.

INTERVENTO CASA BRAMEA

La casa Bramea che occupa una superficie di circa 370 mq è destinata principalmente a foresteria dotata di camere doppie o quadruple con annesso bagno, di mensa/ristorante, cucina, aula studio/biblioteca. L’intervento di riqualificazione, oltre al ridisegno degli ambienti, come sopra descritto, prevede anche il ridisegno del patio/corridoio che renderà gli spazi interni godibili e più in sintonia con l’ambiente circostante. Detto spazio, pensato con un struttura in legno lamellare e vetro strutturale, segnerà il punto di partenza di tutto il percorso funzionale in diretto collegamento con il cretto. Per questa ragione sarà esso stesso funzione in quanto nelle pareti verticali saranno incassate delle teche espositive e sistemi audiovisivi integrati, promozionali delle attività del Centro Agricolo Sperimentale Dimostrativo Enologico e Oleario.

MOBILITA’ VEICOLARE

Il progetto ha previsto un numero minimo di parcheggi adeguato al numero di utenti stabili previsti dall’intervento.

Tutta la progettazione terrà conto della normativa di settore e con specifico riguardo al principio Do No Significant Harm (DNSH) il quale prevede che gli interventi previsti dai PNRR nazionali non arrechino nessun danno significativo all’ambiente.

IMPIANTI

Obiettivo principale della progettazione impiantistica e dell’isolamento termico, oltre a rispondere ovviamente nel migliore dei modi alle esigenze degli utenti del Centro, sarà quello di realizzare un edificio ad energia quasi zero così come previsto dalle recenti normative europee vigenti in materia. Particolare cura sarà prestata nella progettazione dell’isolamento termico al fine di aumentare il contenimento dei consumi energetici e di conseguenza l’incidenza della componente impiantistica.

Il punto di partenza deve essere sempre un involucro edilizio di ottima qualità, curato nei particolari quindi soprattutto nei giunti e nei collegamenti tra le varie tipologie di struttura, in grado di fornire prestazioni elevate sia nel periodo invernale che in quello estivo.

Gli impianti tecnologici previsti saranno integrati con l’architettura degli edifici e coordinati fra di loro, al fine di garantire comfort interno degli edifici sia termico, sia acustico in un’ottica di eco-compatibilità dei materiali per limitare l’impatto ambientale dovuto ai trasporti.

Si è tenuto conto di economie gestionali con la introduzione di sistemi di building automation e supervisione dell’impianto termico e di trattamento aria e di significativi accorgimenti costruttivi atti a facilitare ad esempio la manutenzione.

Le unità di trattamento aria (UTA) saranno distinte e indipendenti, migliorando così la tipologia impiantistica e di conseguenza l’efficienza energetica globale nonché semplificando la manutenzione del sistema. Tale scelta garantisce una maggiore libertà di utilizzo dell’impianto di ricambio d’aria; così da poter scegliere in qualsiasi momento se farle funzionare tutte assieme ottimizzando l’efficienza energetica e riducendo i consumi (ad esempio quando alcune aule/laboratori non sono occupate).

L’impiantistica elettrica e gli impianti speciali saranno realizzati con materiali di ultima generazione, in grado di garantire sicurezza e comfort adeguati agli utenti, sia in aule e laboratori che in corridoi e servizi.

Per i corpi illuminanti si prediligeranno quelli a LED, prevalentemente con apparecchi ad incasso. L’utilizzo di apparecchi a LED comporta una riduzione delle emissioni di CO2 pari al 50%rispetto ad un impianto tradizionale con apparecchi a fluorescenza.

L’installazione di un sistema di regolazione automatica dell’illuminazione, in grado di regolare l’intensità luminosa in base alla presenza di persone e alla quantità di luce naturale presente, comporta invece un’ulteriore riduzione delle emissioni del 15/20%, portando quindi la riduzione totale rispetto ad un impianto standard al 65/70%oltre a garantire un aumento della durata degli apparecchi illuminanti.

Saranno previsti inoltre i seguenti impianti:

– impianto antincendio del tipo automatico tramite rilevatori ottici di fumo, e manuale tramite pulsanti manuali distribuiti in maniera uniforme nell’edificio ed in conformità alla normativa vigente. La segnalazione di allarme verrà fatta tramite sirene esterne, targhe ottico acustiche e tramite combinatore telefonico per la segnalazione agli organi di vigilanza competenti.

– Impianto di rete dati consentirà la connessione alla rete di tutte le apparecchiature informatiche, tramite prese dati e telefoniche a parete, e punti di ripetizione wi-fi.

– Impianto TV/SAT

– Predisposizione impianto TVCC formato da punti telecamera interni ed esterni in conformità alle disposizioni normative. Tutte le predisposizioni faranno capo ad un punto centrale dove verrà installato un registratore e un monitor per la visualizzazione.

– Impianto citofonico da aule e laboratori a posto presidiato.

– Impianto di rilevazione gas metano.

– Impianto fotovoltaico di potenza pari a circa 45 kW formato da pannelli di potenza nominale di picco 260W policristallini, installati in parte sulla copertura di casa Bramea su struttura in alluminio anodizzato ed in parte sulle pensiline di copertura dell’area di parcheggio.

Le stringhe verranno collegate all’inverter installato in locale tecnico accessibile al solo personale autorizzato.

L’impianto sarà dotato di tutte le apparecchiature di protezione e manovra al fine di garantire il corretto funzionamento.

Riqualificazione e valorizzazione urbana di un’area a Vallonara – Marostica (Vi)

La proposta progettuale nasce da un’analisi delle architetture limitrofe e dell’alto valore naturalistico del luogo da cui si dipartono i sentieri che portano all’Altipiano dei Sette Comuni.

Gli elementi compositivi sono semplici e nascono dall’esigenza di un elemento distributore che possa collegare tutti gli ambienti.

Contemporaneamente si è pensato agli elementi dettati dal bando e agli aspetti di eco-sostenibilità da assegnare al progetto.

L’edificio si caratterizza per l’alta flessibilità. Esso è articolato su due isole funzionali, una per livello, assolutamente indipendenti.

Il primo livello ha un interpiano di 4,00 m. Nei pressi dell’ingresso c’è un ritaglio di prato inglese. Il blocco scala/ascensore in acciaio inox e policarbonato traslucido conduce al piano superiore. Un ampio corridoio mette in comunicazione i vari ambienti.

Al piano terra sono disposti i seguenti ambienti polifunzionali: 1) cucina (di quartiere e per la caffetteria); 2) biblioteca – sala internet – sala lettura – sala studio; 3) servizi al cittadino – segreteria – reception; 4) sala prove – sala feste bambini – audizione musica; 5) sala gioco carte – sala lettura – sala ricamo/cucito.

Nel piano superiore (interpiano 3,5 m.) sono disposti i seguenti ambienti: 1) sala mostre – sala lettura; 2) ludoteca – sala lettura bambini; 3) uffici da dare in gestione ad associazioni; 4) sala convegni – teatro; 5) sala proiezioni.

Essi sono suddivisi in modo da sfruttarne al massimo l’utilizzo, facendo si che di mattina e di sera vengano usati quasi esclusivamente gli ambienti al piano terra e di pomeriggio l’intera struttura, permettendo, in tal modo, un notevole risparmio energetico.

La struttura dell’edificio è in acciaio, con tamponature, tramezzi e solai prefabbricati.

Le tamponature e i solai di copertura hanno un alto grado di coibenza termica.

Il corridoio centrale è chiuso in un involucro di pannelli alveolari (spessore 4 cm) in policarbonato co-estruso, protetto dai raggi UV., e ha copertura opaca prefabbricata.

Le pareti, a seconda della loro esposizione, possono essere composte da 5 a 9 fogli, con trasmissione luminosa e trasmittanza termica differente.  

I due corpi laterali sono chiusi sui lati da vetro stratificato protetto da un sistema di brise-soleil in acciaio pre-verniciato.

Il brise-soleil, d’inverno, permette l’ingresso della luce naturale e il riscaldamento dell’ambiente; d’estate, le doghe, rifrangendo la luce esterna, hanno la funzione di raffrescamento degli ambienti interni e, proseguendo sul solaio di copertura, proiettano un’ombra costante sull’estradosso, attenuandone il surriscaldamento.

Gli infissi apribili  in alto, fra i locali e il corridoio centrale,  favoriscono l’estrazione dell’aria (effetto camino), e la ventilazione incrociata. Griglie d’aerazione nel solaio di interpiano del corridoio ne completano l’efficienza.

Le aperture appena sotto la copertura del corridoio, d’inverno, favoriscono l’illuminazione naturale e il riscaldamento naturale dell’intero edificio. D’estate, favoriscono il sistema di entrata dell’aria attraverso torri del vento e l’estrazione dell’aria mediante effetto camino.

Il sistema di raffrescamento/riscaldamento è a soffitto.

Un impianto di domotica permette la chiusura di ambienti, come quelli posti al piano superiore, non usati di mattina, e usati pochissimo di sera.

La copertura dell’elemento distributore centrale può essere integrata con un sistema di pannelli solari utili al sostentamento energetico.

L’intero importo dei lavori, IVA inclusa, è pari a € 1.549.000.

A dispetto, quindi di un basso costo di realizzazione e di esercizio, dovuto sia alla razionalizzazione dell’utilizzo che alla cura dell’efficienza energetica, la struttura avrebbe un grande beneficio sociale perché sarebbe occasione di socialità per giovani, anziani, casalinghe, bambini e nuove imprese; nonché economico perché il comune guadagnerebbe dall’affitto dei vari ambienti a seconda dell’utilizzo.

Riqualificazione e riutilizzo dell’area Ex Seaflight a Messina

Capo Peloro è la punta estrema nord orientale della Sicilia.

È un’area di grandissimo valore paesaggistico costituita da emergenze storico-militari come il “fortino degli inglesi” e tre importanti esempi di “archeologia industriale” come il “pilone”, l’ex Seaflight (dove si costruivano aliscafi) e le Torri Morandi, nelle quali approdavano i cavi elettrici del “pilone” e sulla cui area c’è oggi un parcheggio a raso.

Capo Peloro e l’intero borgo di Torre Faro, soprattutto d’estate, è frequentatissimo da mezzi di tutti i tipi, creando fortissimi disagi per la circolazione e per la popolazione. Tutta l’area necessita una regolamentazione del traffico, oltre che un’importante riqualificazione, soprattutto dell’ex fabbrica Seaflight e del Pilone.

Col presente progetto si propone: un unico accesso carrabile per tutti fino al parcheggio Morandi (ampliabile); una circolazione solo pedonale sino all’area culturale-paesaggistica Pilone, ex SeaFlight, Torre degli inglesi; una circolazione solo pedonale per via Fortino. Per il resto del borgo si propone una zona 20/30 solo per residenti. 

Con riferimento all’area ex Seaflight si propone la realizzazione di un Urban Center (con tutte le sue funzioni culturali) e tre percorsi “allestibili” che, similmente a quelli già esistenti in zona e rievocando le passerelle utilizzate per l’ammaraggio degli aliscafi, salendo e scendendo lievemente, finiscono in spiaggia.

Le tre aree (“pilone”, ex Seaflight e “fortino degli inglesi”) devono avere vocazione culturale.

Progetto di un centro civico a Milano

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La proposta progettuale nasce dall’attento studio di alcuni aspetti principali quali: le architetture limitrofe e l’alto valore naturalistico del nuovo parco pubblico “La Biblioteca degli Alberi”. Nelle prime bozze di progetto, gli elementi compositivi a cui si è prestata attenzione sono stati: l’esposizione; l’ingresso da posizionare all’incrocio fra il Vicolo di Castillia e la strada che si collega con l’”Incubatore d’Arte”; la necessità di un elemento distributore importante che funga da cerniera fra gli ambienti; il posizionamento di una mega scacchiera e di una parete per l’arrampicata nelle vicinanze degli ingressi. Contemporaneamente si è pensato agli elementi dettati dal bando e agli aspetti di eco-sostenibilità da assegnare al progetto. La composizione volumetrica finale è scaturita nel posizionamento di due patii-ingresso collegati da un elemento distributivo, e lateralmente due corpi per le varie attività. L’edificio si caratterizza per l’alta flessibilità. Sviluppato su una superficie lorda di 885 mq, e un volume lordo pari a 6.637,5 mc, è articolato su due isole funzionali, una per livello, assolutamente indipendenti. Il primo livello ha un interpiano di 4,00 m. L’ingresso principale avviene a sud-est. Nei pressi dell’ingresso il blocco scala/ascensore in acciaio inox e policarbonato traslucido conduce al piano superiore. Un ampio corridoio congiunge l’ingresso principale all’ingresso nord, a doppia altezza, in cui si trova la caffetteria. Esternamente, la parete a nord-ovest è strutturata per l’arrampicata sportiva non competitiva. I primi due metri di altezza, quando non è utilizzata, vengono coperti da un telone per evitare che chiunque possa arrampicarsi. Ad est e ad ovest sono disposti i seguenti ambienti polifunzionali: 1) cucina (di quartiere e per la caffetteria); 2) biblioteca – sala internet – sala lettura – sala studio; 3) servizi al cittadino – segreteria – reception; 4) sala prove – sala feste bambini – audizione musica; 5) sala gioco carte – sala lettura – sala ricamo/cucito. Nel piano superiore (interpiano 3,5 m.) sono disposti i seguenti ambienti: 1) sala mostre – sala lettura; 2) ludoteca – sala lettura bambini; 3) uffici da dare in gestione ad associazioni; 4) sala convegni – teatro; 5) sala proiezioni. Gli ambienti sono suddivisi in modo da sfruttarne al massimo l’utilizzo, facendo si che di mattina e di sera vengano usati quasi esclusivamente gli ambienti al piano terra e di pomeriggio l’intera struttura, permettendo, in tal modo, un notevole risparmio energetico.

La struttura dell’edificio è in acciaio, con tamponature, tramezzi e solai prefabbricati. I tompagni e i solai di copertura hanno un alto grado di coibenza termica. Il corridoio centrale, con i due ambienti di testa (hall/scala/ascensore e caffetteria), è chiuso in un involucro di pannelli alveolari (spessore 4 cm) in policarbonato co-estruso, protetto dai raggi UV., e ha copertura opaca prefabbricata. La parete a sud è composta da 9 fogli, trasmissione luminosa 47,5% e trasmittanza termica U = 1,0 W/(m2 K). Quelle ad est e ad ovest da 5 fogli, trasmissione luminosa 54,4% e U = 1,2 w/(m2 k). La parete a nord da tre fogli, trasmissione luminosa 76%. e U = 1,84 W/(m2 K). I due corpi laterali sono chiusi sui lati da vetro stratificato protetto da un sistema di brise-soleil in acciaio pre-verniciato, di sezione 10 cm x 5 cm. Il brise-soleil, d’inverno, permette l’ingresso della luce naturale e il riscaldamento dell’ambiente. D’estate, le doghe, rifrangendo la luce esterna, hanno la funzione di raffrescamento degli ambienti interni e, proseguendo sul solaio di copertura, proiettano un’ombra costante sull’estradosso, attenuandone il surriscaldamento. Gli infissi apribili, posti in alto, fra i locali e il corridoio centrale, favoriscono l’estrazione dell’aria, mediante l’effetto camino, e la ventilazione incrociata. Griglie d’aerazione nel solaio di interpiano del corridoio ne completano l’efficienza. Le aperture appena sotto la copertura del corridoio, d’inverno, favoriscono l’illuminazione naturale e il riscaldamento naturale dell’intero edificio. D’estate, favoriscono il sistema di entrata dell’aria attraverso torri del vento e l’estrazione dell’aria mediante effetto camino. Il sistema di raffrescamento/riscaldamento è a soffitto. Un impianto di domotica gestisce le automazioni, permettendo anche la chiusura di ambienti, come quelli posti al piano superiore, non usati di mattina, e usati pochissimo di sera. La copertura dell’elemento distributore centrale è integrata, come detto, con un sistema di 16 pannelli solari utili al sostentamento energetico. Gli ambienti sala prove – sala feste bambini – audizione musica e la sala convegni – teatro sono completamente insonorizzati.