Michele Palamara

architetto e giornalista

Progetto di un centro civico a Milano

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La proposta progettuale nasce dall’attento studio di alcuni aspetti principali quali: le architetture limitrofe e l’alto valore naturalistico del nuovo parco pubblico “La Biblioteca degli Alberi”. Nelle prime bozze di progetto, gli elementi compositivi a cui si è prestata attenzione sono stati: l’esposizione; l’ingresso da posizionare all’incrocio fra il Vicolo di Castillia e la strada che si collega con l’”Incubatore d’Arte”; la necessità di un elemento distributore importante che funga da cerniera fra gli ambienti; il posizionamento di una mega scacchiera e di una parete per l’arrampicata nelle vicinanze degli ingressi. Contemporaneamente si è pensato agli elementi dettati dal bando e agli aspetti di eco-sostenibilità da assegnare al progetto. La composizione volumetrica finale è scaturita nel posizionamento di due patii-ingresso collegati da un elemento distributivo, e lateralmente due corpi per le varie attività. L’edificio si caratterizza per l’alta flessibilità. Sviluppato su una superficie lorda di 885 mq, e un volume lordo pari a 6.637,5 mc, è articolato su due isole funzionali, una per livello, assolutamente indipendenti. Il primo livello ha un interpiano di 4,00 m. L’ingresso principale avviene a sud-est. Nei pressi dell’ingresso il blocco scala/ascensore in acciaio inox e policarbonato traslucido conduce al piano superiore. Un ampio corridoio congiunge l’ingresso principale all’ingresso nord, a doppia altezza, in cui si trova la caffetteria. Esternamente, la parete a nord-ovest è strutturata per l’arrampicata sportiva non competitiva. I primi due metri di altezza, quando non è utilizzata, vengono coperti da un telone per evitare che chiunque possa arrampicarsi. Ad est e ad ovest sono disposti i seguenti ambienti polifunzionali: 1) cucina (di quartiere e per la caffetteria); 2) biblioteca – sala internet – sala lettura – sala studio; 3) servizi al cittadino – segreteria – reception; 4) sala prove – sala feste bambini – audizione musica; 5) sala gioco carte – sala lettura – sala ricamo/cucito. Nel piano superiore (interpiano 3,5 m.) sono disposti i seguenti ambienti: 1) sala mostre – sala lettura; 2) ludoteca – sala lettura bambini; 3) uffici da dare in gestione ad associazioni; 4) sala convegni – teatro; 5) sala proiezioni. Gli ambienti sono suddivisi in modo da sfruttarne al massimo l’utilizzo, facendo si che di mattina e di sera vengano usati quasi esclusivamente gli ambienti al piano terra e di pomeriggio l’intera struttura, permettendo, in tal modo, un notevole risparmio energetico.

La struttura dell’edificio è in acciaio, con tamponature, tramezzi e solai prefabbricati. I tompagni e i solai di copertura hanno un alto grado di coibenza termica. Il corridoio centrale, con i due ambienti di testa (hall/scala/ascensore e caffetteria), è chiuso in un involucro di pannelli alveolari (spessore 4 cm) in policarbonato co-estruso, protetto dai raggi UV., e ha copertura opaca prefabbricata. La parete a sud è composta da 9 fogli, trasmissione luminosa 47,5% e trasmittanza termica U = 1,0 W/(m2 K). Quelle ad est e ad ovest da 5 fogli, trasmissione luminosa 54,4% e U = 1,2 w/(m2 k). La parete a nord da tre fogli, trasmissione luminosa 76%. e U = 1,84 W/(m2 K). I due corpi laterali sono chiusi sui lati da vetro stratificato protetto da un sistema di brise-soleil in acciaio pre-verniciato, di sezione 10 cm x 5 cm. Il brise-soleil, d’inverno, permette l’ingresso della luce naturale e il riscaldamento dell’ambiente. D’estate, le doghe, rifrangendo la luce esterna, hanno la funzione di raffrescamento degli ambienti interni e, proseguendo sul solaio di copertura, proiettano un’ombra costante sull’estradosso, attenuandone il surriscaldamento. Gli infissi apribili, posti in alto, fra i locali e il corridoio centrale, favoriscono l’estrazione dell’aria, mediante l’effetto camino, e la ventilazione incrociata. Griglie d’aerazione nel solaio di interpiano del corridoio ne completano l’efficienza. Le aperture appena sotto la copertura del corridoio, d’inverno, favoriscono l’illuminazione naturale e il riscaldamento naturale dell’intero edificio. D’estate, favoriscono il sistema di entrata dell’aria attraverso torri del vento e l’estrazione dell’aria mediante effetto camino. Il sistema di raffrescamento/riscaldamento è a soffitto. Un impianto di domotica gestisce le automazioni, permettendo anche la chiusura di ambienti, come quelli posti al piano superiore, non usati di mattina, e usati pochissimo di sera. La copertura dell’elemento distributore centrale è integrata, come detto, con un sistema di 16 pannelli solari utili al sostentamento energetico. Gli ambienti sala prove – sala feste bambini – audizione musica e la sala convegni – teatro sono completamente insonorizzati.

 

Riqualificazione Cavalcavia Bussa a Milano

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L’idea progettuale di pedonalizzazione e riqualificazione del Cavalcavia Bussa nasce dall’attento studio delle ultime trasformazioni urbane realizzate nel quartiere Isola e dalla ricerca di integrazione del disegno del nuovo parco con il territorio circostante. L’elemento compositivo che ne è scaturito è un percorso sinuoso, che raccorda in maniera armoniosa l’ingresso a sud con quello a nord, percorribile dai mezzi di servizio e di soccorso e dai residenti dei Beni Stabili, in entrambi i sensi di marcia, e affiancato da un percorso ciclabile protetto a doppio senso di marcia. A questo percorso si aggiunge un percorso pedonale, anch’esso per tutta la lunghezza del cavalcavia. Gli ingressi a nord e a sud del nuovo parco lineare, con pendenze adeguate alla normativa, eliminano le barriere architettoniche per le persone in condizioni di difficoltà motoria. I due percorsi formano, nelle aree di concavità/convessità, zone da destinare a spazi multifunzionali per la socializzazione, gestiti dalla cittadinanza secondo orari prestabiliti. Le due scale in corrispondenza degli ingressi vengono mantenute, ma adeguate alle norme sulle barriere architettoniche con l’aggiunta di un servo scala e una canalina per le bici a nord e di un ascensore a sud. All’altezza della nuova velostazione è, inoltre, previsto un altro punto di risalita pedonale con ascensore e un’altra rampa per le bici. Con l’obiettivo di rendere fruibile ai cittadini il futuro parco, attraverso attività sociali e ricreative, al suo interno sono previsti: un circuito di mountain bike, un play ground, un teatro con cavea naturale, un palestra/ballo all’aperto, una area fiera/mercato, una passerella per sfilate, una pista da skate, due aree street painting e un community gardens. Il parco lineare sarà realizzato con tappeti erbosi calpestabili, di diverse tessiture e colorazioni, posati su uno strato di materiali inerti e terra vegetale con elementi drenanti e minerali. I percorsi saranno in battuto di calcestruzzo. Lo spazio fiera/mercato, in posizione baricentrica, è trattato come un elemento invisibile quale prosecuzione dei binari sottostanti con una frangiatura fra prato e doghe di adaxite. A nord, nell’angolo tra via Pepe e via Borsieri è previsto un campo di calcetto. Nell’area triangolare individuata dalle vie De Castillia – Borsieri – Confalonieri viene mantenuto il bike sharing e il parcheggio bici. La viabilità a ridosso dell’area di progetto viene ottimizzata. A sud viene migliorato l’ingresso carrabile in via D’Azeglio. A nord viene salvaguardato l’ingresso carrabile al condominio di Via Pepe, modellando il bordo dell’Associazione Pepe Verde, e viene attenuata la curva che congiunge via Borsieri e Via De Castillia. Tutti i percorsi pedonali adiacenti al cavalcavia, in particolare quelli nei pressi dell’ingresso sud e delle scuole, vengono salvaguardati. Così come viene salvaguardato il percorso ciclo-pedonale che scende dal cavalcavia e si dirige alla velo stazione, passando per l’archivio comunale, riqualificato e trasformato in locale di supporto al parco. La velostazione sarà prefabbricata in vetro strutturale con copertura in acciaio corten. All’interno troveranno posto 538 bici su due livelli, grazie a un sistema meccanizzato. Tutte le prescrizioni di R.F.I. vengono soddisfatte. I lucernai saranno salvaguardati, così come l’areazione del passante sottostante. Una leggera pelle traforata, in acciaio corten, verrà agganciata alle travi del cavalcavia, facendo intravedere la ringhiera in acciaio inox esistente, che verrà mantenuta. Un’ulteriore pelle interna trasparente proteggerà il parco dai fumi e dal rumore sottostante ed eviterà la caduta di oggetti dall’alto. Il percorso ciclabile, che collega Via De Castillia con Via Quadrio, e sbocca in Via D’Azeglio, e l’accessibilità e le connessioni/integrazioni con il tessuto circostante vengono, dunque, garantite. Per far sì che il nuovo parco contribuisca al miglioramento della rete ecologica e del paesaggio di cui è parte, gli arredi urbani saranno in materiale robusto proveniente dal riciclo, privo di esigenze manutentive. Tutte le aree di ristoro nell’area di progetto, useranno prodotti biodegradabili e compostabili. Ove non fosse possibile, l’area è disseminata di cestini per la raccolta differenziata. L’illuminazione a LED non arreca disturbo né ai treni né ai veicoli sottostanti, consente una riduzione dei consumi energetici e una migliore qualità dell’illuminazione con conseguente riqualificazione dell’ambiente. Gli spazi previsti nel parco lineare potranno essere gestiti da associazioni di cittadini che, con opportuno atto di convenzione col Comune, si impegnano a manutenere le porzioni loro affidate. Alcuni spazi verranno concessi a più associazioni in contemporanea, secondo una programmazione di orari. Ciò permetterà una facilità ed economicità di manutenzione e gestione dell’area di progetto.